Gli Spinaci

SPINACI | SPINACH
Acidi grassi: oleico ω-9 [1], linoleico ω-3 [1], linolenico ω-6 [1,5]
Acidi organici: ossalico
Aminoacidi: cido aspartico, acido glutammico [1], alanina, arginina, cisteina, fenilalanina, glicina, isoleucina, istidina, leucina, lisina, metionina, prolina, serina, tirosina, treonina, valina
Fibre: pectine
Polifenoli [10]
Flavonoidi [11]
Flavoni: luteolina [1,9]
Flavonoli: kaempferol [1,9], quercetina [1,9], miricetina [1,9]
Fitosteroli [1]
Antiossidanti: glutatione [8]
Altri componenti: betaina [1], clorofilla, spinacina, luteolina [1,12]
Minerali e oligoelementi: alluminio, calcio [1,2], cloro, ferro [1,2], fluoro, fosforo [1,2], magnesio [1], manganese, potassio [1,2], rame [1], selenio, zinco [3, 7]
Vitamine e antiossidanti: A [1], B1 [1], B2 [1], B3, B5, B6 [1], B12 (tracce), acido folico, beta carotene [1, 2], beta criptoxantina, C [1,2], E [1,4], K [1], alfa carotene, colina [1], folati [1, 4], Retinolo eq., [2], luteina + zeaxantina [1]
N.B. I valori indicati si riferiscono a 100 grammi di prodotto.
Antianemici
Antiscorbutici
Depurativi
Energetici
Ipotensivi
Lassativi
Ricostituenti linfatici
Rimineralizzanti di grande valore
Tonicardiaco
In Bioactive Foods in Promoting Health il dott. Ronald Ross Watson, PhD, professore di scienze della promozione della salute presso l'Università dell'Arizona, dedica un capitolo agli Spinaci e al loro contenuto di Vitamina A, come rilevante fattore di salute.
Degenerazione maculare – Uno studio americano sui consumi alimentari ha analizzato 356 soggetti di età compresa fra i 55 e gli 80 anni a cui era stata diagnosticata una degenerazione maculare avanzata, lo studio comprendeva altri 520 soggetti affetti da altre malattie oculari. I ricercatori hanno scoperto che maggiore era l'apporto di carotenoidi assunti, minore era la frequenza di ammalarsi di degenerazione maculare.
Valutando statisticamente l'apporto di carotenoidi è risultato che i soggetti che ne consumavano di più presentavano il 43% di malattie in meno rispetto a quelli che ne consumavano meno.
– Tra gli alimenti vegetali consumati (broccoli, carote, spinaci o cavolo nero, zucca dolce e patata dolce) è risultato che la massima protezione veniva fornita dagli spinaci o dal cavolo nero: le persone che mangiavano questi ortaggi cinque o più volte alla settimana presentarono l'88% di malattia in meno rispetto a quelli che consumarono questi ortaggi meno di una volta al mese [6].
Perdita di peso – La fame endemica è la voglia di cibi malsani come dolci o fast food, che molte persone provano per diverse cause: obesità, cattive abitudini alimentari, fattori psicologici. Uno studio svedese è stato condotto sugli spinaci, dimostrando che l'assunzione di estratti di spinaci contenente tilacoide, aumenta la produzione di ormoni della sazietà con funzione di sopprime la fame endemica.
– Lo studio comprendeva 38 donne in sovrappeso per una durata di tre mesi. Ogni mattina prima dela colazione i partecipanti hanno assunto una bevanda verde. La metà delle donne ha ricevuto 5 grammi di estratto di spinaci e l'altra metà, il gruppo di controllo, ha ricevuto un placebo. I partecipanti non sapevano a quale gruppo appartenessero. I partecipanti sono stati invitati nel seguire una dieta bilanciata che includeva tre pasti al giorno e di non seguire nessuna latra dieta.
– Risultati: il gruppo di controllo ha perso in media 3,5 kg mentre il gruppo che ha ricevuto tilacoide ha perso 5 kg. Charlotte Erlanson-Albertsson, che ha condotto lo studio afferma: “Il gruppo tilacoide ha mostrato più facilità nel rispettare i tre pasti al giorno, senza inoltre essere sopraffati dalle voglie per il cibo cattivo” [13].
Riflessi – Una interessante e non comune ricerca dell'Università di Leiden, in Olanda, ha dimostrato che mangiare spinaci rende più veloci e scattanti.
– Lo studio, condotto dalla psicologa Lorenza Colzato e pubblicato sulla rivista Neuropsychologia, ha analizzato come la tirosina, un amonoacido, sia in grado di produrre due importanti neurotrasmettitori nel cervello: dopamina e norepinefrina. Nello studio erano previsti due gruppi di volontari per un totale di 22 uomini adulti sani; divisi in 2 gruppi, uno di questi doveva assumere un succo di frutta arricchito con tirosina, l'altro un succo con placebo. La dott.ssa Colzato e colleghi hanno sottoposto i membri dei due gruppi nella condizione di interrompere un'attività ripetitiva in un determinato momento. Il test prevedeva che i partecipanti dovevano guardare con molta attenzione e concentrazione lo schermo di un computer, ad un certo punto sullo schermo sarebbe comparsa una freccia verde, e in quel preciso momento dovevano premere un pulsante il più velocemente possibile; nello stesso tempo dovevano assicurarsi che il pulsante da loro scelto doveva trovarsi nella stessa direzione della freccia dello schermo, ma se sullo schermo appariva una freccia rossa, a questo punto i partecipanti dovevano alzare immediatamente del tutto le mani dalla tastiera.
– Risultati: i partecipanti con riflessi più veloci, erano quelli che avevano bevuto il succo con tirosina [14].
References
2. Carnovale E & Miuccio F (1989). Tabelle di composizione degli alimenti. Istituto Nazionale della Nutrizione, Roma.
3. Carnovale E & Marletta L (1997) Tabelle di Composizione degli Alimenti. Istituto Nazionale della Nutrizione, Roma.
4. Holland B, Unwin ID, Buss DH (1991). Vegetables, herbs & Spices. The fifth supplement to McCance & Widdowson's The Composition of Foods (4th edition). Royal Society of Chemistry. Ministry of Agricolture, Fishering and Foods.
5. Paul AA, Southgate DAT (1988). McCance and Widdowson's The Composition of Foods. Fourth revised and extended edition of MRC special report no. 297. London: Her Majesty's Stationery Office.
6. National Research Council “Recommended dietary allowances”, Tenth edition, National Academy Press, Washington, D.C., 1989.
7. INRAN – Tabelle di composizione degli alimenti: Unità di Chimica degli Alimenti.
8. Simopoulos A.P., Normanna H.A., Gillaspy J.E. “Portulaca nella nutrizione umana e le sue potenzialità per l'agricoltura mondiale” Mondo Rev Nutr Diet 77; 1995.
9. Chu, Y-H., Chang, C-L., and Hsu, H-F. “Flavonoid content of several vegetables and their antioxidant activity” – 2000 J. Sci. Food Agric. 80.
10. J Pérez-Jiménez, V Neveu, F Vos and A Scalbert “Identification of the 100 richest dietary sources of polyphenols: an application of the Phenol-Explorer database” – European Journal of Clinical Nutrition (2010) 64, S112–S120; doi:10.1038/ejcn.2010.221.
11. Nuutila, A.M., Kammiovirta, K., and Oksman-Caldentey, K.-M. Comparison of methods for the hydrolysis of flavonoids and phenolic acids from onion and spinach for HPLC analysis. 2002 Food Chem. 76 4 pp.519-525.
12. Chu, Y-H., Chang, C-L., and Hsu, H-F. Flavonoid content of several vegetables and their antioxidant activity. 2000 J. Sci. Food Agric. 80 pp.561-566
13. Montelius C, Erlandsson D, Vitija E, Stenblom EL, Egecioglu E, Erlanson-Albertsson, Body weight loss, reduced urge for palatable food and increased release of GLP-1 through daily supplementation with green-plant membranes for three months in overweight women – Appetite. 2014 Oct;81:295-304.
14. Steenbergen L, Sellaro R, Hommel B, Colzato LS Tyrosine promotes cognitive flexibility: evidence from proactive vs. reactive control during task switching performance – Neuropsychologia 2015 Mar;69:50-5.
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Nota. La lista del potere antiossidante dei vari alimenti, basta su scala ORAC (aggiornata al 2010) è stata tolta dal sito dell'USDA.
Conosciuta già ai greci e latini, documenti antichi addebitano agli Arabi l'introduzione in Europa, dalla Spagna alla Francia.
Esistono testimonianze che asseriscono che nel cinquecento, a Firenze, le suore benedettine coltivassero già le spinaci nei loro orti.
Scrive De Rougemont che gli spinaci sono considerati dai popoli “la migliore” delle verdure a foglie, la più ricca di nutrienti.
L'associazione tra Braccio di ferro e gli spinaci ha origine da un'operazione pubblicitaria negli USA. La creazione del personaggio fu commissionata da produttori americani di spinaci in scatola con lo scopo di incrementarne i consumi decantandone le virtù nutrizionali, soprattutto tra i bambini.
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