La Mela

mela

MELA | APPLE

MALUS COMMUNIS
Mela valori nutrizionali

Acidi grassi: linoleico ω-3 [5], linolenico ω-6, oleico ω-9
Acidi organici: malico, tannico, pantotenico
Aminoacidi: acido aspartico, glutammico, alanina, arginina, cisteina, fenilalanina, glicina, isoleucina, istidina, leucina, lisina, metionina, prolina, serina, tirosina, treonina, triptofano, valina
Fibre
 acido ellagico, acido clorogenico
: apigenina, baicalina, betanina, catechina, quercetina, picnogenolo, tannini
Antiossidanti: glutatione [6]
Minerali e oligoelementi: alluminio, bromo, calcio [2,3], cloro, cobalto, fosforo [2,3], ferro, fluoro, magnesio, magnesio, potassio [2,3], silicio, zolfo, zinco
Vitamine e antiossidanti: A, B1, B2, B3, B5, B6, C [2,3], K, PP, colina, beta carotene, folati [4], luteina + zeaxantina

N.B. I valori indicati si riferiscono a 100 grammi di prodotto.
Mela benefici principali
Antiossidante
Antireumatico
Antisettico intestinale
Antiartritica
Anticolesterolo
Anticolitico
Antivirale
Antibatterico
Digestivo
Diuretico
Depurativo sanguigno
Lassativo
Protettore gastrico
Rinfrescante
Stomachico
Stimolante epatico
Tonico muscolare
Mela la ricerca scientifica

Q uesto frutto è un potente alleato per il cuore e i vasi sanguigni, un vero e proprio “farmaco” naturale. I ricercatori dell'Istituto di fisiologia dell'Università di Tolosa, guidati dal Dr. R. Sablé-Amplis, hanno dimostrato gli effetti ipocolesterolemizzanti della mela prima sui criceti e poi su animali con colesterolo geneticamente alto, segnalando un calo rispettivamente di 28 e 52 punti [1]. In seguito a questo incoraggianti risultati il Dr. Sablé-Amplis decise di coinvolgere 30 uomini e in buona salute, di mezza età e della stessa Università, chiedendo loro di aggiungere quotidianamente, alla loro normale alimentazione, 2/3 mele, al mattino e pomeriggio. I risultati furono importanti: nell'80% dei soggetti si verificò un calo del colesterolo, in metà di questi il calo fu del 10% e contemporaneamente si alzò nel gruppo il colesterolo HDL, benefico. Interessante furono le considerazioni finali del ricercatore sui possibili fattori benefici, tra cui la pectina, ma questa, se assunta in forma isolata, non risultava efficace, favorendo la tesi che oltre alla pectina ci sono altre sostanze che agiscono in sinergia per svolgere le normali funzioni biologiche nell'organismo.

Perdita di peso – Uno studio condotto dall'Università di Rio de Janeiro è emerso che un gruppo di donne in che ha mangiato l'equivalente di tre mele o pere al giorno, in una una dieta ipocalorica, ha visto una maggiore riduzione del proprio peso rispetto alle donne che non hanno aggiunto frutta alla loro dieta [7].

Salute del – La perdita della memoria può essere legata all'età e all'alzheimer. Una crescente quantità di prove fornite dall'Università del Massachusetts-Lowell suggerisce che mangiare mele o bere succo di mela può essere utile sulla salute del cervello e può diminuire i sintomi dell'Alzheimer. Associata a una dieta equilibrata, il consumo di succo di mela e mela può proteggere dai danni ossidativi cerebrali che possono portare alla perdita di memoria. I benefici per la salute del cervello sono stati trovati su animali che consumavano l'equivalente di 2-3 tazze di succo di mela o 2-4 mele intere al giorno. Uno studio clinico ha dimostrato che bere succo di mela può migliorare significativamente l'umore e il comportamento di un gruppo di pazienti con diagnosi di alzheimer moderato a grave [8].

Cancro al pancreas – La quercetina è un flavonoide che si trova nelle mele, gli studi dimostrano che questa sostanza è stata identificata come uno dei flavonoli più utili nella prevenzione e riduzione del rischio di cancro al pancreas. Nonostante il rischio complessivo di malattia fosse ridotto tra i partecipanti allo studio, i fumatori che consumavano cibi ricchi di flavonoli mostravano una riduzione del rischio significativamente maggiore [9].

Cancro alla prostata – I ricercatori della Rochester, nella Mayo Clinic di Minn, hanno analizzato l'azione protettiva della quercetina, che si trova in abbondanza nelle mele, sul cancro alla prostata. Lo studio, in vitro, ha evidenziato che la quercetina ha inibito o impedito la crescita delle cellule tumorali della prostata umana bloccando l'attività degli ormoni androgeni. Ulteriori precedenti studi avevano correlato gli androgeni allo sviluppo del cancro della prostata [10].

Cancro intestinale – Mangiare una sola mela al giorno può ridurre il rischio di tumore del colon-retto di più di un terzo. E' quanto scoperto da ricercatori in Polonia utilizzando un modello di studio su intervista che ha coinvolto e raccolto dati di 592 persone con cancro del colon-retto e 700 individui senza cancro raccogliendo daiti sulla loro dieta e stile di vita. Gli individui senza cancro avevano l'abitudine di mangiare più mele rispetto a coloro affetti dalla malattia; un altro dato interessante ha rilevato che più mele si mangiavano al giorno e meno erano le probabilità di ammalarsi di cancro al colon-retto.

– Hanno anche scoperto che l'effetto anti-cancro è stato osservato in individui che consumavano basse quantità di frutta e verdura ma che consumavano almeno una mela al giorno. L'effetto protettivo delle mele può derivare dal contenuto di flavonoidi e altri polifenoli di cui le mele sono molto ricche; numerosi studi dimostrano che queste molecole possono inibire l'insorgenza del cancro e la proliferazione cellulare. Un altro componente positivo delle mele sono le fibre e una dieta che ne è ricca può ridurre significativamente il rischio di cancro del colon-retto [11].

Immunità – Le mele contengono fibra solubile tra cui la pectina in grado di ridurre l' associata alle malattie legate all'obesità e nello stesso tempo rafforzare il sistema immunitario, questo quanto dice uno studio dell'Università dell'Illinois. Lo studio, con animali da laboratorio nutriti con una dieta a basso contenuto di grassi e con fibre solubili o insolubili, ha mostrato risposte molto differenti quando il loro sistema immunitario è stato messo in deficit; gli animali nutriti con fibra solubile al contrario hanno registrato meno casi di malattia e un tasso di recupero più veloce rispetto agli altri animali [13].

Sindrome metabolica – Nei consumatori di mele si riscontra una pressione sanguigna più bassa e un girovita più piccolo, con la conseguente riduzione del rischio di sindrome metabolica, un insieme di problemi di salute legati al diabete e alle malattie cardiache [12].

Glicemia – Uno studio su volontari sani, ha indagato se i composti fenolici presenti nel succo di mela potessero avere effetti fisiologici sulle concentrazioni plasmatiche di glucosio e su ormoni gastrointestinali.

– I risultati hanno mostrato che il consumo di un succo di mela commerciale con un carico di glucosio di 25 g, rispetto a quello consumato nell'acqua ha effetti statisticamente significativi sulle concentrazioni plasmatiche di glucosio, insulina, GIP e GLP-1. Il che dimostra che alcuni degli antiossidanti, tra cui i polifenoli, nelle mele possono rallentare la e l'assorbimento intestinale degli zuccheri [14].

References

1. Sable-Amplis R, Sicart R. “Hepatic acylcoenzyme A: cholesterol acyltransferase activity is low in hamsters fed apples in addition to a standard diet”. Laboratoire des Regulations des Metabolismes et Nutrition, CNRS, Universite Paul Sabatier, Toulouse, France. Annals Nutrition of Metabolism 1993:37(1).

2. U.S. Department of Agriculture, Agricultural Research Service. 2011. USDA National Nutrient Database for Standard Reference, Release 24.

3. Carnovale E & Miuccio F (1989). Tabelle di composizione degli alimenti. Istituto Nazionale della Nutrizione, Roma.

4. Holland B, Unwin ID, Buss DH (1992). Fruits and Nuts. The first supplement to McCance and Widdowson's The Composition of Foods (5th edition). Royal Society of Chemistry and Ministry of Agricolture, Fisheries and Foods.

5. Paul AA, Southgate DAT (1988). McCance and Widdowson's The Composition of Foods. Fourth revised and extended edition of MRC special report no. 297. London: Her Majesty's Stationery Office.

6. Jones D.P., Coates R.J., Flagg E.W., et al. “Glutathione in Foods Listed in the national Cancer Institute's Health Habits and History Food Frequencey Questionnaire” Nutrition and Cancer (17) 1992.

7. M. C. de Oliveira, R. Sichieri,A. S. Moura, “Weight Loss Associated With a Daily Intake of Three Apples or Three Pears Among Overweight Women”, Nutrition, 2003, 19: 253-256.

8. Alzheimer's Dis Other Demen, 2010, 25: 367-371; AgroFOOD Industry High-Tech, 2009, 20; 6: 32-34; Journal of Alzheimer's Disease, 2009, 16: 1; Journal of Alzheimer's Disease, 2005, 8: 283-287; Journal on Nutrition Health and Aging, 2004, 8: 92-97 (finanziato dalla Apple Association degli Stati Uniti o dal suo partner di ricerca, la Apple Products Research & Education Council APREC)

9. U. Nöthlings, S. P. Murphy, L. R. Wilkens, B. E. Henderson, L. N. Kolonel “Flavonols and Pancreatic Cancer Risk: The Multiethnic Cohort Study”, American Journal of Epidemiology, 2007, 8: 924-931.

10. N. Xing, I.Chen, S.H. Mitchell, C. Y. F. Young, “Quercetin inhibits the expression and function of the androgen receptor in LNCaP prostate cancer cells”, Carcinogenesi, 2001, 22: 409-414

11. European Journal of Cancer Prevention, 2010, 19 (1): 42-47.

12. Experimental Biology 2008 Poster (non pubblicato).

13. Brain, Behavior, and Immunity, 2010.

14. Kelly L Johnston Michael N C, Linda M M, Possible role for apple juice phenolic compounds in the acute modification of glucose tolerance and gastrointestinal hormone secretion in humans –  Scienze of food and Agricolture Vo.82, Issue15 (2002)

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Attività Antiossidante
5900*
J.Agric. Food. Chem. 52 – (2004)

Nota. La lista del potere antiossidante dei vari alimenti, basta su scala ORAC (aggiornata al 2010) è stata tolta dal sito dell'USDA.

Origini
La mela è citata nella Bibbia, da Omero e da Alessandro Magno, anche se non è chiaro quanto fosse diffusa la coltivazione. Indizi sicuri sulla sua coltivazione provengo dai Greci e dai Romani.
L'innesto è stato probabilmente inventato in Cina circa 4.000 anni fa.
Antiche tradizioni

La storia della coltivazione della mela in Friuli Venezia Giulia sembra risalire all'epoca degli antichi Romani. Furono loro, infatti, a individuare nel territorio le caratteristiche climatiche e geologiche ideali per la coltivazione, e sempre da qui partivano le mele per servire i luculliani banchetti degli imperatori.
L'albero del Melo era utilizzato dagli antichi Druidi per realizzare le loro bacchette magiche.
La tradizione gastronomica che prevede l'uso in cucina della mela ha inizio nel medioevo.
Una leggenda con fondamenti di verità fa risalire l'origine dell'albero di Natale (o albero del paradiso) alla Germania del medioevo. L'“albero del Paradiso”, che ricordava Adamo ed Eva nel giardino dell'Eden, rappresentava l'albero dell'immortalità, e dai sui rami pendevano delle mele (il peccato).

Particolarità

Enorme è la varietà di mele conosciute ad oggi, se ne contano circa 2.000. Da sempre viene considerata una vera panacea da medici e naturisti.
La mela, insieme all' e al tè, è ai primi posti come agente antivirale e antibatterico.
L'origine del detto “Una mela al giorno toglie il medico di torno” è controversa. Alcuni storici lo addebitano alla collezione di proverbi di John Ray, scritta nel 1670. Altre fonti indicano l'origine nel Pembrokeshire, una contea del Galles sud-occidentale. Altri citano Benjamin Franklin, sembra che lo abbia scritto in Poor Richard's Almanack, e successivamente fu adattato, nella sua forma attuale, nel 1900 come uno slogan dei coltivatori americani preoccupati per il calo delle vendite di sidro di mele.

pianta di limoni

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MELA ultima modifica: 2018-06-04T16:49:12+02:00 da Staff il mio benessere

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